Mercoledì a Locri si terrà la pubblica cerimonia di commemorazione per il barbaro assassinio del vicepresidente del consiglio regionale Franco Fortugno. Una cerimonia con la quale la famiglia Fortgno vuole anche sottolineare che «ad otto anni da quell’efferato delitto» compiuto nell’androne di Palazzo Nieddu, «attende ancora di conoscere la completa verità».
Ma la vigilia è stata caratterizzata da una minaccia di morte, l’ennesima, denunciata dalla vedova Fortugno, la ex parlamentare del Partito democratico Maria Grazia Laganà. Nei giorni scorsi, una sinistra lettera, costruita con caratteri ritagliati dalle pagine di quotidiani, sarebbe stata ricevuta dalla ex parlamentare. Un messaggio contenente parole come «ormai è tutto pronto... ora che sei così dovrai morire str...».
Mercoledì a Locri si terrà la pubblica cerimonia di commemorazione per il barbaro assassinio del vicepresidente del consiglio regionale Franco Fortugno. Una cerimonia con la quale la famiglia Fortgno vuole anche sottolineare che «ad otto anni da quell’efferato delitto» compiuto nell’androne di Palazzo Nieddu, «attende ancora di conoscere la completa verità». Ma la vigilia è stata caratterizzata da una minaccia di morte, l’ennesima, denunciata dalla vedova Fortugno, la ex parlamentare del Partito democratico Maria Grazia Laganà. Nei giorni scorsi, una sinistra lettera, costruita con caratteri ritagliati dalle pagine di quotidiani, sarebbe stata ricevuta dalla ex parlamentare. Un messaggio contenente parole come «ormai è tutto pronto... ora che sei così dovrai morire str...».
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