Il ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di dire addio all’offerta dell’imprenditore siciliano Immacolato Bonina che voleva rilevare i punti vendita dell’ex Gdm. La decisione è stata ufficializzata nel corso di una riunione alla presenza del commissario straordinario Marcello Parrinello. La nuova proposta che adesso sarà al vaglio delle organizzazioni sindacali è quella della cordata di imprenditori capeggiata dall’imprenditore Noto per conto del gruppo Auchan. Le organizzazioni sindacali vedranno presto a Roma i rappresentanti del ministero per concordare il percorso di riassorbimento dei lavoratori. Le parti sociali hanno chiesto garanzie e certezze e insisteranno nella richiesta ai nuovi imprenditori che, «a fronte della necessità di incremento della platea dei lavoratori da parte delle aziende acquirenti, si attinga dal bacino dei lavoratori Gdm rimasti a carico della procedura e non trasferiti nelle nuove aziende». Questo dopo il naufragio della precendente procedura di trattative sindacali con Bonina il quale non era riuscito a superare le critiche e le censure derivanti dal mancato riassorbimento della forza lavoro. Lo stesso Bonina ha inviato una lettera al commissario e al ministero dimostrando tutta la sua contrarietà per l’epilogo della vicenda sottolineando che il suo percorso, al contrario di quello che avevano sostenuto i sindacati, era lineare e preciso rispetto alla possibilità di riattivazione dei punti vendita dell’ex Gdm (nella sede provinciale della Cisl, nei giorni scorsi sono state gettate le basi dell’accordo che sancisce l'acquisizione da parte della Parma Reggio Distribuzione Srl di tre punti vendita).
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