Le sorprese non finiscono mai quando si parla degli affascinanti Bronzi di Riace, i due guerrieri che sono diventati simboli della Calabria. Anche a più di quarant’anni dal loro ritrovamento, nel mare dello Jonio, cose inaspettate e misteri continuano ad alimentare il loro mito e il loro fascino. Ed è così che quando torneranno a casa, al Museo di Reggio Calabria – dal quale mancano da un pezzo – le due celebri statue avranno qualcosa in... più.
Da una scatola piccola e misteriosa, dimenticata – non si sa come – per decenni negli scantinati, è spuntato un piccolo tesoro: le ciglia di uno dei due bronzi, che mai erano state maneggiate dai restauratori e che adesso sono state riattaccate al loro posto. Quando i due giganti di bronzo furono ritrovati in mare e poi trasportati a Firenze, si pensò soprattutto alle esigenze conservative delle statue e quelle ciglia, assieme ad altri piccoli dettagli bronzei, ritenuti sul momento meno rilevanti, erano finite in una cassettina.
Le sorprese non finiscono mai quando si parla degli affascinanti Bronzi di Riace, i due guerrieri che sono diventati simboli della Calabria. Anche a più di quarant’anni dal loro ritrovamento, nel mare dello Jonio, cose inaspettate e misteri continuano ad alimentare il loro mito e il loro fascino. Ed è così che quando torneranno a casa, al Museo di Reggio Calabria – dal quale mancano da un pezzo – le due celebri statue avranno qualcosa in... più. Da una scatola piccola e misteriosa, dimenticata – non si sa come – per decenni negli scantinati, è spuntato un piccolo tesoro: le ciglia di uno dei due bronzi, che mai erano state maneggiate dai restauratori e che adesso sono state riattaccate al loro posto. Quando i due giganti di bronzo furono ritrovati in mare e poi trasportati a Firenze, si pensò soprattutto alle esigenze conservative delle statue e quelle ciglia, assieme ad altri piccoli dettagli bronzei, ritenuti sul momento meno rilevanti, erano finite in una cassettina.
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