Ritorna indietro, sul banco dei testimoni dover si era sottoposta fino a pochi minuti prima ad un approfondito esame del pm e degli avvocati, per lanciare un appello: «Ridatemi i resti di mio figlio, così avrò un posto dove andare a piangerlo». Sta soffrendo in silenzio dal 15 settembre 2011 la signora Maria Mesiano, la madre di Marco Puntorieri, il giovane ucciso sul greto del torrente Armo a Gallina e il cui corpo non è stato mai ritrovato.
Tra gli altri testi sfilati ieri in Corte d’Assise (presidente Ornella Pastore) di interesse è stata la deposizione del maresciallo dei carabinieri Filippo Maugeri, uno dei militari che ricevette la busta con lettera e video che incastra uno dei presunti assassini.
Ritorna indietro, sul banco dei testimoni dover si era sottoposta fino a pochi minuti prima ad un approfondito esame del pm e degli avvocati, per lanciare un appello: «Ridatemi i resti di mio figlio, così avrò un posto dove andare a piangerlo». Sta soffrendo in silenzio dal 15 settembre 2011 la signora Maria Mesiano, la madre di Marco Puntorieri, il giovane ucciso sul greto del torrente Armo a Gallina e il cui corpo non è stato mai ritrovato. Tra gli altri testi sfilati ieri in Corte d’Assise (presidente Ornella Pastore) di interesse è stata la deposizione del maresciallo dei carabinieri Filippo Maugeri, uno dei militari che ricevette la busta con lettera e video che incastra uno dei presunti assassini.