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Duro colpo ai clan
di Siderno e Polistena
Confiscati beni per
cinque milioni di euro

  La scure dello Stato sotto forma di confisca di beni realizzati in odore di mafia, ieri si è abbattuta sull’equivalente di circa 5 milioni di euro. È il valore dei beni sottoposti a confisca tra Siderno, Polistena e Bologna dagli agenti della Polizia di Stato dei commissariati di Siderno e Polistena e della Squadra Mobile di Reggio Calabria, su proposta del questore Guido Longo, e provvedimento dei giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Colpito il clan sidernese dei Commisso e la consorteria Longo di Polistena. A Siderno, pertanto, i sigilli, da parte degli agenti del commissariato guidato dal vicequestore Vincenzo Cimino, sono stati apposti ai beni di Cosimo e Massimo De Leo, entrambi coinvolti – secondo quanto evidenziato dagli investigatori – nelle indagini sfociate nell’operazione “Bene Comune”. Dall’enorme mole di lavoro investigativo svolto dalla Polizia di Stato, i due sarebbero risultati inseriti nell’orbita di due cosche satellite del clan dominante dei Commisso, i Rumbo-Figliomeni e i Correale, famiglie che la potente e ramificata consorteria avrebbe ordinato di costituire ai suoi fedeli alleati a Siderno e nelle zone limitrofe.

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