
I lavoratori saranno impegnati molto probabilmente a partire dai prossimi giorni e il segretario generale Pietro Emilio, unitamente alla dirigente Luisa Spanò, ha programmato il tutto con tanto di calendario. Nelle schede di avvio dei progetti si legge che gli obiettivi sono: impiegare le risorse umane attualmente in difficoltà; utilizzare il periodo di fermo per la riqualificazione dei lavoratori; riconoscere un sostegno al reddito per il periodo di formazione e ricollocazione; assicurare la continuità per i servizi indispensabili e di interesse generale. I progetti sono stati suddivisi in cinque obiettivi con un totale di posti messi a disposizione che toccano le 260 unità. In particolare nel primo gruppo ci 124 tirocinanti, 16 nel secondo gruppo (parte amministrativa); 56 nel terzo, 16 nel quarto; e 52 nel quinto. Ecco come dovrebbero essere suddivisi: Ecco come dovrebbero essere spalmati i lavoratori: 13 per il settore degli allacci idrici, 16 nell’a m m i n i s t r a z i one, 6 negli archivi del Cedir, 6 nell’arredo urbano, 8 al Cedir, 40 ai Cimiteri, 6 ai controlli idrici, 22 per gli edifici scolastici, 2 falegnami, 10 nell’i l l uminazione, 30 per gli impianti sportivi, 6 quali manovratori dei pozzi, 6 per la pubblicità abusiva, 10 pulizia pozzi, 10 nella segnaletica, 8 nel tapis roulant e 41 nel verde. Adesso, il tempo di concludere tutte le pratiche burocratiche e si dovrebbe partire con i tirocini formativi per una durata complessiva non superiore a sei mesi.
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