Reggio

Martedì 29 Aprile 2025

Estradato dall'Olanda
Francesco Nirta

giustizia

È atterrato poco fa proveniente dall'Olanda l'aereo con a bordo Francesco Nirta, il rappresentante della famiglia Strangio-Nirta di San Luca arrestato lo scorso 20 settembre a Utrecht dagli uomini del Servizio centrale operativo della Polizia e da quelli della squadra mobile di Reggio Calabria. Latitante dal 2007, Nirta era stato rintracciato dalla polizia italiana, che lo seguiva da tempo, in Olanda: accusato di associazione mafiosa e omicidio, Nirta non è però direttamente coinvolto nella strage di Duisburg, in Germania, in cui furono uccise 6 persone. (ANSA)

Nirta è uno dei protagonisti della faida di San Luca. Condannato all'ergastolo per l'omicidio di Bruno Pizzata e considerato tra i dieci latitanti più pericolosi, il boss della 'ndrangheta è giunto poco prima delle 16 all'aeroporto di Roma Fiumicino con un volo di linea proveniente da Amsterdam. Sbarcato per ultimo dall'aereo con gli agenti dell'Interpol che lo hanno accompagnato fino a Roma, Nirta, in jeans, una felpa grigia con il cappuccio sulla testa, un giubbotto di pelle nera non indossato ma usato dall'uomo per coprirsi il viso, è stato quindi preso in consegna dagli uomini della Polizia di frontiera diretti dal Dirigente della V Zona, Antonio Del Greco, e trasferito negli uffici di Polizia Giudiziaria per la notifica degli atti. Ricercato dal 2007, Francesco Nirta è stato arrestato lo scorso settembre in un sobborgo di Utrecht. La polizia olandese è arrivata a lui grazie alle informazioni raccolte dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo della polizia italiana, che erano sulle sue tracce. L'uomo fa parte della famiglia Nirta-Strangio, ma non è coinvolto nella strage di Duisburg, avvenuta la notte di Ferragosto del 2007 ed in cui furono uccise sei persone ritenute vicine alla cosca dei Pelle-Vottari. Nirta è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Bruno Pizzata, ucciso nelle campagne di Casignana il 4 gennaio del 2007. La sentenza fu emessa il 12 luglio del 2011 dalla Corte d'assise di Locri che condannò, con la stessa pronuncia, altre sette persone al carcere a vita, tra cui Giovanni Strangio, ritenuto l'ideatore ed uno degli esecutori materiale della strage di Duisburg. L'omicidio di Bruno Pizzata, avvenuto nell'ambito della faida di San Luca tra i Nirta-Strangio, da una parte, ed i Pelle-Vottari, dall'altra, fu commesso per vendicare la strage di Natale 2006 in cui fu uccisa Maria Strangio e restarono ferite altre cinque persone, tra cui un bambino. (ANSA).

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