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In manette il nipote
del boss “Tiradrittu”

  Approfittando dell’oscurità e della perfetta conoscenza delle strade del proprio paese e delle eventuali vie di fuga da imboccare, si stava spostando con la propria autovettura portandosi dietro la bellezza di mezzo chilo di cocaina purissima. A far saltare i piani a “Ringo”, al secolo Giuseppe Morabito, classe 1978, nipote del “capobastone” della ’ndrangheta, Giuseppe Morabito, alias “Peppe u tiradrittu”, classe 1934, sono stati alcuni coraggiosi carabinieri della compagnia di Bianco che a conclusione della loro brillante operazione sono riusciti a stringere le manette ai polsi al giovane africese, già noto alle forze dell’ordine. L’arresto di Giuseppe Morabito, di 35 anni, si è materializzato nella tarda serata di lunedì scorso, poco prima di mezzanotte, ad Africo. Stando a quanto riferito dagli stessi investigatori della compagnia di Bianco, Morabito, alla guida della propria autovettura, all’alt dei militari anziché accostare e fermare il proprio veicolo, ha invece pigiato il piede sull’acceleratore fuggendo via. A questo punto lungo le numerose e strette vie del centro abitato di Africo è scattato un inseguimento nel corso del quale, da uno dei finestrini dell’auto, Morabito ha cercato di disfarsi di un borsello di colore nero con all’interno un “panetto” di mezzo chilo di droga e i documenti d’identità. Oltre ad accorgersi dell’estremo tentativo di liberarsi della droga, poi recuperata con il borsello di colore nero e i documenti d’identità dell’uomo, i carabinieri sono alla fine riusciti a stringere il cerchio sul fuggitivo e ad arrestarlo.

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