Il presidente della Provincia Giuseppe Raffa ha deciso di avviare una clamorosa azione legale nei confronti dell’Anas e ha dato mandato al settore legale di predisporre l’atto di citazione in giudizio. «Il tentativo di Pietro Ciucci di sminuire le responsabilità di Anas sui ritardi nel completamento della Sa-Rc – spiega Raffa – è un’offesa all’intelligenza dei calabresi. Non ci sono giustificazioni, né siamo più disposti ad accettare i soliti alibi, compresa la complessità dell’opera. Proprio per questo, la Provincia di Reggio Calabria, in tempi brevissimi, avvierà un’azione legale contro l’Anas per risarcire i cittadini dai danni che ha provocato al territorio. I ritardi che caratterizzano il completamento dell’A3, sommati ad altre inadempienze governative sull’infrastrutturazione della Calabria, hanno contribuito a rubare la speranza a due generazioni costrette a vivere in un contesto geografico con scarse possibilità di sviluppo socio-economico». «Per anni chi guida l’Anas – di - ce ancora Raffa – ha assunto precisi impegni, sia in incontri pubblici sia in tavoli tecnici istituzionali; ha fatto promesse a mezzo stampa, nel corso di convegni e nelle parate per il taglio di nastri. Ma l’opera non è stata completata al 31 dicembre 2013. Oggi, Ciucci parla di ponti, di gallerie e di complessità di varia natura per giustificare il mancato impegno. Un paradosso che dura da 20 anni, quando il tunnel sotto la Manica, opera più complessa dell’A3, è stato ultimato in poco più di 7 anni. Basta solo quest’esempio di alta ingegneria per frantumare l’ali - bi di Ciucci, il quale ha sempre ignorato le perplessità sollevate da sindacati, Confindustria, Comuni, e, soprattutto, dalle popolazioni danneggiate, anche attraverso il loro isolamento, dall’ammodernamento dell’arteria».