Reggio

Lunedì 28 Aprile 2025

Minacce di morte
al prefetto Chiusolo

  Una lettera contenente minacce di morte, insulti e offese è stata recapitata al prefetto Gaetano Chiusolo, coordinatore della commissione prefettizia che sta amministrando il Comune di Reggio Calabria sciolto nell’ottobre del 2012 per contiguità con la ’ndrangheta. Gli autori della lettera sarebbero due fantomatici fratelli disoccupati, disperati e nemici della politica che degenera nel clientelismo. Questo il profilo che emergerebbe dalla lettura dello scritto. Nella missiva viene spiegata anche la ragione delle minacce. Al prefetto Chiusolo viene contestato di aver deciso di «sistemare in una società in house i non ex Lsu-Lpu della Multiservizi anche se sono stati assunti per volere dei boss della ’ndrangheta e anche se per legge agli stessi non tocca l’assunzione a livello pubblico perché non hanno fatto alcun concorso». Intanto ieri è stato possibile prendere visione delle 90 pagine con cui la Corte dei conti ha motivato le ragioni della mancata approvazione del piano di riequilibrio presentato dal Comune e ha indicato 11 punti di criticità per i quali non è stato possibile dare la luce verde al documento presentato dalla Commissione straordinaria che da 16 mesi governa Palazzo San Giorgio.

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