
In manette i fiancheggiatori dell’ex latitante gioiosano Giuseppe Gallizzi, figura di primo piano – secondo i magistrati antimafia e la Polizia di Stato – della cosca “Ursino” di Gioiosa Jonica, attiva nella cittadina collinare della Vallata del Torbido e, soprattutto, a Torino e nell’hinterland del capoluogo piemontese. A seguito delle capillari indagini compiute sul territorio calabrese dagli investigatori della Polizia di Stato del commissariato di Siderno, diretto dal vicequestore aggiunto Vincenzo Cimino, e per via di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della Dda reggina, dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, all’alba di ieri gli agenti della Squadra Mobile reggina in collaborazione con gli investigatori del commissariato di Siderno e i poliziotti del Reparto prevenzione crimine Calabria, hanno arrestato – tra Martone e Gioiosa Jonica –ben 7 persone. Con le manette ai polsi, per aver favorito la latitanza del 62enne Giuseppe Gallizzi indagato nell’ambito della vasta operazione anticrimine compiuta in Piemonte e nota col nome di “Minotauro” e in seguito catturato a Martone a maggio 2012, sono finiti: i reggini Mario Marino, di 43 anni, i fratelli Francesco e Massimiliano Demasi, di 43 e 41 anni, Giovanni Fortuna, di 40 anni, Giuseppe Loccisano, di 55 anni e Giorgio e Matteo Fichera, padre e figlio, di 52 e 26 anni.
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