
Sono ancora in corso le indagini sulle cause e le eventuali responsabilità della morte di Maria Concetta Cacciola, la testimone di giustizia deceduta ingerendo acido muriatico. Nell'inchiesta dei carabinieri dei Reggio Calabria che stamane hanno arrestato cinque persone sono emersi, invece, i gravi indizi sui reati di maltrattamenti, violenza privata, violenza finalizzata a commettere delitti di calunnia e autocalunnia. Il Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, ha affermato che "sulle cause della morte e sulle eventuali, ulteriori responsabilità, le indagini sono ancora in corso. Al momento si è cominciato a circoscrivere il contesto in relazione a questo quadro indiziario, che naturalmente il giudice dovrà valutare". "I due avvocati sottoposti a ordinanza di custodia cautelare - ha ancora spiegato Federico Cafiero De Raho - hanno curato la ritrattazione delle precedenti dichiarazioni rese ai magistrati dalla testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola ed hanno seguito tutta la vicenda insieme al padre, alla madre ed al fratello della Cacciola fino al giorno della sua morte".
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