La Procura di Palmi lo definisce «un sodalizio criminale dedito alla commissione di reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta fraudolenta, frode fiscale continuata e riciclaggio di proventi da attività illecita ». Nel mirino della Guardia di Finanza Michele Caccamo, 55 anni, Domenico Pepè, 59, Anna Maria Guzzi, 51, Ferdinando Pepè, 30, Salvatore Pepà, 29, e Rocco Castagna, 47. Caccamo e Pepè Domenico (attualmente latitante) sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, gli altri da ordinanza di custodia cautelare domiciliare. Figura centrale, secondo gli inquirenti, è Michele Caccamo, ma “socio occulto” era Domenico Pepè, noto per essere stato, a suo tempo, protagonista dei tentativi di estorsione ai danni di Medcenter Container Terminal operante all’interno del porto industriale di Gioia.
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