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Boss Pensabene
"Io come una
lavanderia"

Giuseppe Pensabene, il capo della "potentissima" locale di Desio arrestato oggi con altre 39 persone in un'operazione coordinata dalla Dda milanese, in alcune intercettazioni ambientali nel suo ufficio si definiva "una lavanderia". Lo riporta il gip di Milano Simone Luerti, nell' ordinanza di custodia cautelare in cui osserva che il presunto boss e i suoi sodali, avevano una "specialità esclusiva": "il riciclaggio a tutto campo di denaro sporco per lo più proveniente dalle cosche della 'ndrangheta reggina, ma anche da quelle della Lombardia". Inoltre, rileva ancora il giudice, "tutti i diversi reati che Pensabene compie hanno come unico scopo ultimo il riciclaggio, tanto che anche le usure, le conseguenti estorsioni e l'esercizio abusivo del credito finiscono per essere 'forme' di riciclaggio, integrate da fattispecie incriminatrici concorrenti con il principale delitto". Per questo "egli stesso si definisce testualmente 'una lavanderia, come incontreremo testualmente in alcune intercettazioni ambientali". (ANSA)

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