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In carcere le
“signore del pizzo”

 Un imprenditore agricolo di Taurianova ha rispolverato l’antica guardiania per non subire furti e danneggiamenti nell’immenso aranceto di sua proprietà nella Piana di Gioia Tauro. Per dieci anni ha preferito pagare il pizzo – 2.500 euro l’anno – alle famiglie mafiose che da sempre comandano a Taurianova. Agli intramontabili Zappia prima e, successivamente, ai “Cianci- Maio-Hanoman”. Da ieri il gruppo di estortori è finito in manette nell’ambito dell'operazione “Vecchia guardia”, coordinata dalla Dda di Reggio e condotta da agenti della squadra mobile della Questura e del commissariato di Taurianova. Sei gli arrestati, tutti di San Martino di Taurianova: Vincenzo Giuseppe Zappia, 49 anni; Maria Zappia, 52; Teresa Zappia, 44; Rosetta Zappia, 37; Giuseppe Zappia, 45; Domenico Cianci, 67. Le accuse contestate sono associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. A riscuotere il “pizzo” erano proprio le tre sorelle Zappia. Maria, Teresa e Rosetta Zappia svolgevano il ruolo di esattrici (insieme con il cugino Giuseppe), mentre il regista dell’operazione era il fratello Vincenzo Giuseppe che «determinava il “quantum” e le modalità di pagamento ».

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