
Un capo squadra dell’inceneritore di Gioia Tauro, Tonino Schipilliti, ieri si è incatenato al cancello dell’impianto per protestare contro i licenziamenti decisi nei mesi scorsi dalla “Ecologia Oggi” ma anche per le condizioni di lavoro e per accendere i riflettori sulle criticità della struttura, principalmente dal punto di vista ambientale. Fermi per solidarietà al collega gli operai e gli autisti dei mezzi per il conferimento. Concordata una riunione con i vertici dell’azienda, che si svolgerà a Lamezia Terme, per discutere tutte le problematiche che sono emerse nella gestione.
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