Un piano per fronteggiare un eventuale innalzamento del livello di violenza da parte della 'ndrangheta sarà predisposto a breve dal Ministero dell'Interno dopo l'allarme suscitato dal ritrovamento, nel reggino, di un arsenale composto da dieci kalashnikov, due mitragliette Skorpion e cinque pistole. E' questo l'esito dell'incontro che il titolare del Viminale Angelino Alfano ha avuto oggi a Roma con i procuratori di Reggio Calabria e Catanzaro, Federico Cafiero De Raho e Vincenzo Antonio Lombardo.
All'incontro col ministro Alfano hanno partecipato anche i prefetti di Reggio e Catanzaro, Claudio Sammartino e Raffaele Cannizzaro, insieme ai vertici delle forze dell'ordine. ''Al ministro - ha detto il procuratore De Raho all'ANSA - ho illustrato la situazione di pericolosità in cui versa Reggio Calabria e come la 'ndrangheta stia alzando il tiro. Ed il Ministro ha compreso benissimo''. Preoccupazione per il ritrovamento delle armi è stata espressa anche da Lombardo per quanto riguarda il distretto di Catanzaro che comprende, oltre alla provincia capoluogo di regione, anche Cosenza, Vibo Valentia e Crotone, e dove la presenza di armi nella disponibilità delle cosche è notevole, come dimostrato da varie inchieste. Lombardo ha anche posto con forza il problema del rafforzamento degli organi investigativi, a cominciare dalla squadra mobile di Catanzaro, che essendo distrettuale ha competenza sulle quattro province e deve quindi assumere un ruolo centrale, e dal Ros dei carabinieri. (ANSA) |
|
|
|