Si apre una concreta speranza di vedere attivo il reparto di cardiochirurgia ai Riuniti. Dal ministero dell’Economia è arrivato un parere positivo in merito alla proposta della Regione e dell’Azienda ospedaliera di riorganizzazione della rete sanitaria. E in questo documento è prevista l’attivazione del modernissimo reparto del Centro Cuore al centro di polemiche in quanto, inaugurato in pompa magna nell’estate del 2012, non è mai entrato in funzione a causa delle ristrettezze economiche imposte dal duro piano di rientro dal debito sanitario regionale. Soldi spesi per mantenere le strutture sanitarie ma non per erogare servizi ai pazienti. Adesso, però, da Roma sono arrivati segnali di apertura, come annunciato anche dal governatore Giuseppe Scopelliti nella giornata di ieri. Dopo il primo ok romano adesso bisogna capire gli sviluppi della vicenda, dal momento che occorrerà conoscere il testo del verbale del “Tavolo Massicci” per capire se sono state inserite prescrizioni e quali saranno. Di certo il via libera dalla Capitale rappresenta un primo passo importante per l’avvio della cardiochirurgia in città. Ora si attende di capire i tempi per l’effettiva messa in funzione. La commissione interna istituita dall’Azienda “Bianchi-Melacrino-Morelli” per verificare le manifestazioni di interesse arrivate (dieci) è ferma da tempo. La decisione assunta dal commissario per il piano di rientro dal debito sanitario è stata quella di esternalizzare il servizio. Secondo l’i m p o s t azione della Regione era l’unica possibile per vedere attivo il Centro Cuore a Reggio che da anni aspetta di entrare in funzione. La somma messa a disposizione è di 10 milioni di euro per fare in modo che nella struttura possano essere eseguiti il numero minimo d’interventi previsti.