Le dichiarazioni del commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas, confermano che l’aspettativa di Gioia Tauro sul riconoscimento della Zona economica speciale (Zes) è legittima. È il governatore Giuseppe Scopelliti ne approfitta per riprendere il discorso e proiettarlo nella dimensione europea. Sapendo, tuttavia, che il primo round si gioca in Italia. «Il progetto della Zes di Gioia Tauro», sostiene il presidente, «deve riprendere immediatamente il suo cammino nelle commissioni Finanze e Industria del Senato. Quanto ideato per lo scalo calabrese dalla Regione sarebbe infatti in regola con le direttive europee ed è questo in sintesi ciò che ha spiegato Kallas in risposta a una interrogazione. Ricordando le caratteristiche entro le quali è stato sviluppato il piano, il commissario non solo ha certificato una posizione favorevole da parte dell’Europa, ma ha anche ricordato i benefici che le Zes possono portare all’Ue. Se il Parlamento italiano riuscirà a breve a far approvare il nostro progetto si potrebbe aprire un grande scenario, ossia immaginare la Zes di Gioia Tauro non come un fatto locale ma come una base logistica internazionale con una funzione strategica di collegamento tra il resto dell’Europa e i corridoi marittimi asiatici. Il riconoscimento della Zes, non solo a livello italiano ma anche comunitario, aprirebbe un concreto e strategico riposizionamento commerciale del nostro Paese nella gestione dei traffici, vista la centralità della penisola». Dentro questa visione, Scopelliti immagina contesti rivoluzionari: «La Calabria sarebbe la piattaforma ideale dove sviluppare una importante area produttiva per tutta l’Europa, ma anche con una ricaduta economica sul territorio mai immaginata prima». E siccome, ai fini del risultato, “tutto fa brodo”, per il governatore potrebbe avere un senso persino l’arrivo di quelle navi che nessuno voleva: «La strategicità dello scalo calabrese è certificata anche in vista del trasbordo delle armi chimiche provenienti dalla Siria. La scelta di Gioia Tauro per questa delicata operazione non è solo geografica, ma è connessa all’alta professionalità delle sue strutture ». Scopelliti, insomma, è convinto che i motivi di ottimismo siano pienamente giustificati: «A questo punto la creazione di un Hub europeo – e per questo mi batterò in Europa se dovessi essere eletto – sarebbe il giusto riconoscimento per la Calabria e per l’Italia, che deve diventare nel Mediterraneo il motore per il rilancio economico di tutta l’Unione». A stretto giro gli fa eco il senatore Antonio Caridi (Ncd): «In Senato ho portato avanti una battaglia proprio per far riprendere l’iter. Dopo un periodo di stallo, nelle prossime settimane la Commissione convocherà il segretario generale dell’Autorità portuale Salvatore Silvestri e il governatore Scopelliti».