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’Ndrangheta a Siderno, chiesti 6 secoli di carcere

  La richiesta di condanna riguarda 49 imputati: per 6, infatti, il pm ha chiesto l’assoluzione, per uno il non doversi procedere per morte del reo. La pena più elevata, quella a 24 anni di reclusione, è stata chiesta per Riccardo Rumbo, detto “Franco”, ritenuto al vertice del “locale”di Siderno in particolare quale figura apicale della ’ndrina di contrada Donisi, forse la più importante della città ionica, con l’accusa di avere solidi collegamenti diretti con il Canada, in particolare con Toronto, dove insisterebbe una sorta di cupola internazionale al cui tavolo “bianco”siederebbero i sidernesi insieme con altre famiglie e clan non solo italiani. Nonostante il collegamento con il Canada, il pm De Bernardo ha sottolineato che, in sintonia con l’ufficio di procura in considerazione della sentenza dell’abbreviato, nelle richiesta di pena non è considerata l’aggravante speciale della transnazionalità e neanche quella del reinvestimento dei capitali di presunta provenienza illecita. La richiesta di pena a 22 anni di reclusione ha riguardato altri imputati che avrebbero un ruolo apicale all’interno delle rispettive ’ndrine e famiglie, tutte confederate con la famiglia Commisso che guida e, in pratica, “governa” Siderno sia sotto l’aspetto economico che in quello politico. Per l’accusa sono considerati di primo piano i vari Antonio Futia, alias “u Ngilla”, Francesco Muià, Giuseppe Correale, alias “U Baiffa” e “U Sparacaglia”, Michele Correale, alias “U Zorru”, per loro la richiesta è di 22 anni in particolare per aver fatto parte della ’ndrina di contrada Lamia. Della stessa contrada farebbe parte anche Antonio Figliomeni, 65 anni, detto “topo”, fratello dell’ex sindaco. Per lui (già condannato a 11 anni nel processo Crimine), il pm ha chiesto 16 anni per reati in materia di droga.

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