Lady Matacena resta in carcere, l’ex ministro Claudio Scajola va agli arresti domiciliari. Il verdetto del Tribunale del riesame di Reggio Calabria ha confermato quindi la linea degli inquirenti: Chiara Rizzo e Claudio Scajola rimangono i personaggi chiave del progetto di fuga all’estero, con destinazione finale Beirut, dell’ex parlamentare di Forza Italia condannato in via definitiva a cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione di ’ndrangheta. Per essere stato il contatto privilegiato con la ’ndrina “Rosmini”. Per i giudici del riesame (il collegio era presieduto da Filippo Leonardo) rimane «grave » il quadro indiziario nei confronti della moglie di Amedeo Matacena, arrestata per aver favorito la latitanza del marito e aver cooperato nell’operazione di schermatura dell’immenso patrimonio economico dell’armatore. Chiara Rizzo, appresa dal suo legale, avvocato Bonaventura Candido, la notizia della decisione sfavorevole, è scoppiata in lacrime: «Ma come, tutti fuori e io no? Cosa ho fatto più degli altri?».
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