Si è conclusa dopo sedici anni con l'assoluzione definitiva la vicenda giudiziaria di Vincenzo De Moro, arrestato nel 1998 perchè accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso. De Moro era accusato di essere affiliato alla cosca della 'ndrangheta degli Albanese, che opera tra Cittanova e Molochio, nel reggino. De Moro, difeso dall'avvocato Antonino Napoli di Palmi, era stato detenuto in carcere dal 4 novembre 1998 al 25 ottobre del 2000.
Al termine del processo di primo grado era stato assolto. Successivamente i giudici della corte d'appello di Reggio Calabria, riforma la sentenza di primo grado, lo avevano condannato quale partecipe dell'associazione mafiosa. L'avvocato Antonino Napoli aveva proposto ricorso in Cassazione ed i giudici annullarono la sentenza d'appello disponendo un nuovo giudizio di secondo grado. Nel giudizio di rinvio i giudici avevano derubricare il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso in quello di favoreggiamento, dichiarato prescritto. Non condividendo neppure quest'ultima sentenza l'avvocato Antonino Napoli ha presentato ricorso in Cassazione e la sesta sezione penale ritenendo fondate le motivazioni della difesa ha annullato ancora una volta la sentenza della Corte di Appello assolvendo definitivamente De Moro perchè il fatto non sussiste.