
Nascosti sottoterra, infilati in tubi, celati tra gli arbusti. Ogni nascondiglio è buono per tenere al riparo da occhi indiscreti armi di tutti i generi. La scoperta di un nuovo arsenale, ad opera dei carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo, conferma che nel cuore dell’Area Grecanica si trova di tutto: fucili, pistole, mitragliatrici, panetti di tritolo e munizioni, tantissime munizioni. L’ennesima “santabarbara” è stata rinvenuta nei giorni scorsi in località “Mazzabarone” di Condofuri, su un’area demaniale. Aportarla alla luce sono stati i militari della stazione di San Carlo, in collaborazione con personale dello Squadrone eliportato “Cacciatori”, del Gruppo operativo “Calabria” di Vibo Valentia. Impegnati in un servizio di controllo del territorio, finalizzato al contrasto alla detenzione illegale di armi, i militari hanno effettuato un minuzioso rastrellamento. Tra le aree passate al setaccio ci sono state anche zone boschive e collinari. E proprio nel fitto di una spianata ricoperta da macchia mediterranea, i carabinieri hanno notato qualcosa che non li convinceva. Nascosto nel fitto della vegetazione c’era un numero impressionante di armi che ignoti avevano infilato all’interno di tubi in pvc, isolati con panni e stoffe: una carabina Ruger calibro 22; 104 cartucce marca American Eagle calibro 223; un fucile mitragliatore Kalashnikov modello AK-47 cal. 556 con matricola punzonata, comprensivo di 3 caricatori; una pistola mitragliatrice Norinco modello 320 (Uzi), calibro 9, con matricola punzonata; un fucile canna mozza Benelli calibro 12, con matricola punzonata; un fucile sovrapposto Beretta calibro 12, matricola cancellata; un fucile semiautomatico Beretta, modello A302, calibro 12 con la matricola punzonata. Alcune delle armi ritrovate erano ancora contenute nella custodia. A portare alla scoperta i carabinieri è stata la presenza di uno “strano” mattone intravisto nel groviglio di rovi, ginestre e felci; i militari lo hanno spostato scoprendo che era stato collocato per fare da chiusura ad una buca. Dentro il nascondiglio sono stati ritrovati tre tubi in pvc, ricoperti a loro volta da una guaina catramata che aveva la funzione di impedire il contatto diretto con il terreno. I tubi erano stati tappati con coperchi di secchi, verosimilmente utilizzati per fini alimentari. Tutte le armi rinvenute e sequestrate sono risultate in ottimo stato di conservazione. Sono in corso indagini per chiarirne la provenienza.
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