Prestavano denaro
con interessi al 1.000% annuo. Una banda di usurai operante
nella piana di Gioia Tauro è stata sgominata dai finanzieri del
Nucleo speciale di polizia valutaria e del Comando provinciale
di Reggio Calabria che hanno arrestato 9 persone (una ai
domiciliari) e sottoposto una ad obbligo di dimora nel Comune di
residenza. Le indagini sono iniziate dopo una denuncia di furto
di alcuni assegni risultati negoziati tutti dalla stessa
persona. (ANSA).
(ANSA) - PALMI (REGGIO CALABRIA), 2 LUG - Le indagini,
coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, sono durate
oltre due anni ed hanno portato alla luce quella che gli
investigatori hanno definito «la spietata operatività di
personaggi senza scrupoli» che, attraverso un articolato
meccanismo, erogavano ad imprenditori in gravi difficoltà
finanziarie denaro con tassi di interesse fino ed oltre il
1.000% annuo.
In particolare gli arrestati, secondo l’accusa, al momento
della concessione del finanziamento facevano sottoscrivere alle
vittime, bisognose di liquidità che diversamente non erano in
grado di ottenere, numerosi assegni post-datati, comprensivi
degli interessi imposti, che andavano dal 100% ad oltre il 1000%
annuo. Le vittime, non potendo corrispondere puntualmente gli
elevati interessi mediante la copertura degli assegni alle
scadenze pattuite, venivano obbligati a sottoscrivere altri
titoli di importo sempre maggiore fino ad essere costretti, in
alcuni casi, anche a cedere le proprie attività.
Molti degli arrestati sono personaggi già noti alle forze
dell’ordine e uno è attualmente imputato per associazione a
delinquere di stampo mafioso. (ANSA).
Prestavano denaro con interessi al 1.000% annuo. Una banda di usurai operante nella piana di Gioia Tauro è stata sgominata dai finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria e del Comando provinciale di Reggio Calabria che hanno arrestato 9 persone (una ai domiciliari) e sottoposto una ad obbligo di dimora nel Comune di residenza. Le indagini sono iniziate dopo una denuncia di furto di alcuni assegni risultati negoziati tutti dalla stessa persona. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, sono durate oltre due anni ed hanno portato alla luce quella che gli investigatori hanno definito «la spietata operatività di personaggi senza scrupoli» che, attraverso un articolato meccanismo, erogavano ad imprenditori in gravi difficoltà finanziarie denaro con tassi di interesse fino ed oltre il 1.000% annuo. In particolare gli arrestati, secondo l’accusa, al momento della concessione del finanziamento facevano sottoscrivere alle vittime, bisognose di liquidità che diversamente non erano in grado di ottenere, numerosi assegni post-datati, comprensivi degli interessi imposti, che andavano dal 100% ad oltre il 1000% annuo. Le vittime, non potendo corrispondere puntualmente gli elevati interessi mediante la copertura degli assegni alle scadenze pattuite, venivano obbligati a sottoscrivere altri titoli di importo sempre maggiore fino ad essere costretti, in alcuni casi, anche a cedere le proprie attività. Molti degli arrestati sono personaggi già noti alle forze dell’ordine e uno è attualmente imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso. (ANSA).
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