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Libertà Chiara Rizzo, il giudice si riserva

I giudici del Tribunale della libertà di Reggio Calabria si sono riservati di decidere su due ricorsi presentati dagli avvocati Carlo Biondi e Bonaventura Candido, legali di Chiara Rizzo per chiedere la liberazione della loro assistita, attualmente ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sui presunti aiuti alla latitanza del marito Amedeo Matacena. I ricorsi contestano due decisioni prese dal gip durante le indagini. Il primo è contro l'ordinanza del gip Olga Tarzia che aveva rigettato l'istanza di immediata liberazione della propria assistita che era stata chiesta dai legali "essendo la misura cautelare priva di efficacia per nullità dell'interrogatorio di garanzia". Nullità che ad avviso dei difensori della Rizzo nasceva dalla decisione del gip di reiterare per altri cinque giorni il divieto di colloquio tra la donna ed i legali dopo che era stata arrestata - l'11 maggio - a Nizza, facendo partire il divieto dal rientro in Italia, avvenuto il 20 maggio. Il secondo ricorso è contro il rigetto, sempre da parte del gip, della revoca della misura cautelare.

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