Le processioni “inquinate” e la vicenda di don Nuccio Cannizzaro, una “risposta” all’associazione antimafia “Libera” e una sollecitazione agli amministratori pubblici che verranno ma anche una richiesta di maggior fiducia nei confronti della Chiesa da parte della magistratura. Così ha detto alla Gazzetta l’arcivescovo di Reggio- Bova mons. Giuseppe Fiorini Morosini: «Nutriamo grande fiducia nei magistrati che vogliono debellare la mafia, ma la stessa fiducia vorremmo fosse riservata alla Chiesa». Da un anno alla guida della Chiesa reggina, mons. Morosini traccia un bilancio della sua missione pastorale e auspica che Reggio riesca, dopo le prossime elezioni, a trovare «quell’unità necessaria per cercare di tradurre in fatti le sue potenzialità culturali. Reggio non l’ha ancora capito: bisogna, tutti insieme, guardare alla città come al bene prioritario. Altrimenti non si uscirà mai dalla crisi. Guai a ingannare ancora la città. Mai portare la gente all’esasperazione