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Usura, 4 arresti
nella Locride

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello Scico di Roma hanno fermato quattro persone perché accusate di appartenere ad una organizzazione criminale che operava nella Locride dedita all'usura, estorsioni e attività abusiva finanzaria. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dalla Dda di Reggio Calabria. Oltre ai fermi i finanzieri del Gruppo di Locri hanno anche sequestrato beni per 2 milioni di euro.

E' stato scoperto durante una verifica fiscale il giro di usura smantellato dai finanzieri del Gruppo di Locri, dello Scico di Roma e del comando provinciale di Reggio Calabria. Le persone fermate sono Domenico Infusini, di 41 anni, Santo Rumbo (25), Isidoro Marando (56) e Davide Gattuso (39). I finanzieri hanno anche compiuto numerose perquisizioni nelle zone di Siderno, Bianco, Mammola e Grotteria dove, nei confronti degli indagati, sono stati sequestrati beni per due milioni di euro. L'operazione della guardia di finanza è stata chiamata "Bacinella", dal nome utilizzato per definire la "cassa comune". Durante una verifica fiscale ad una società di computer sono emersi alcuni elementi anomali, quali un'eccessiva operatività finanziaria che non poteva trovare giustificazione nel modesto volume d'affari che la società sottoposta a controllo fiscale dichiarava. Da numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali sono poi emersi elementi relativi al giro di usura, estorsioni e abusiva attività finanziaria. La base operativa del gruppo era un distributore di carburanti di Siderno di proprietà di Domenico Infusini. L'attività illecita, secondo i finanzieri, si svolgeva con l'autorizzazione delle locali cosche della 'ndrangheta.

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