Reggio

Giovedì 01 Maggio 2025

Omicidio Krol
fermato 36enne
reggino

E' stato fermato dalla polizia il responsabile dell'omicidio di Marcin Krol, il polacco di 38 anni, ucciso giovedì a Reggio Calabria con alcuni colpi di pistola. Si tratta di Pietro Bruno, di 36 anni, nei confronti del quale è stato eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica reggina. Il movente dell'assassinio è stato passionale. Bruno, infatti, aveva una relazione con la moglie della vittima. L'omicidio è avvenuto al culmine di una lite.

Il fermo di Bruno è stato eseguito dalla Squadra mobile di Reggio Calabria. Ad emettere il provvedimento erano stati il Procuratore della Repubblica aggiunto, Nicola Gratteri, ed il sostituto procuratore Sara Amerio, concordando con le risultanze delle indagini condotte dalla Squadra mobile.
Dagli accertamenti è emerso, tra l'altro, che la vittima viveva a Reggio Calabria già da alcuni anni con il falso nome di Rafal Krzysztof Strojek, ma in realtà si chiamava, appunto, Marcin Krol.
La relazione tra Bruno e la moglie della vittima che è stata la causa scatenante dell'omicidio era cominciata dopo che la coppia di polacchi era venuta ad abitare nello stesso edificio al piano terra del quale Pietro Bruno gestiva una sala giochi denominata "Passion 365".
Dalla ricostruzione fatta dalla Squadra mobile è emerso che il giorno in cui è avvenuto l'omicidio Marcin Krol e Pietro Bruno si sono incontrati nei pressi della sala giochi ed hanno avuto una lite, motivata dalla relazione che l'omicida intratteneva con la moglie della vittima, al culmine della quale c'è stato l'omicidio. Per uccidere Krol Bruno ha utilizzato una pistola calibro 7,65 che deteneva illegalmente e con la quale ha sparato, complessivamente, cinque colpi. Quattro hanno raggiunto il polacco, al torace, provocandone la morte istantanea, ed il quinto ad un braccio. La Squadra mobile prosegue le indagini anche dopo il fermo di Bruno per accertare se l'uomo, nel periodo trascorso dal giorno dell'omicidio, abbia beneficiato di favoritismi ed appoggi per evitare l'arresto.
Gli investigatori hanno anche accertato che l'hard disk del sistema di video sorveglianza in dotazione alla sala giochi era stato asportato, rendendo impossibile visionare le immagini, potenzialmente utili alle indagini, riprese dalla telecamera puntata direttamente sulla strada in direzione del marciapiede sul quale era stato assassinato Krol. L'omicida è stato condotto dalla polizia in carcere. (ANSA)

 

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