Tragedia a San Ferdinando. Nel Comune dell’area portuale di Gioia Tauro ieri pomeriggio un bambino di soli tre anni di nazionalità bulgara ha perso la vita inghiottito dalle onde. In pochi minuti si è consumata una tragedia immane: mentre era in compagnia di altri bambini, insieme alla nonna, sulla battigia della spiaggia di San Ferdinando, è stato trascinato a largo dalle onde. Sono bastati pochi secondi e il piccolo è stato portato a largo dalla forza del mare che ieri era molto mosso. L’allarme è stato lanciato immediatamente intorno alle 16 e 30 e subito sono scattati i soccorsi. Sul posto c’era la Capitaneria di Porto di Gioia Tauro con il comandante Giovanni Barbagiovanni Minciullo, la polizia, i carabinieri e i vigili del fuoco. Le condizioni meteorologiche avverse hanno provocato prima difficoltà nel far uscire i mezzi di soccorso ed è intervenuto un elicottero per la localizzazione del corpo. Dopo ore di duro lavoro, con anche l’interdizione dell’utilizzo di una parte di spiaggia, e straziante attesa il corpo del piccolo Davide è stato localizzato a Sud rispetto a dove era stato risucchiato dalle onde marine. Era nei pressi della scogliera nell’area portuale. I sommozzatori dei vigili del fuoco (erano presenti anche forze di Vibo) sono riusciti a ripescare dal mare il piccolo corpicino, purtroppo privo di vita. La procura della Repubblica di Palmi, intanto, sotto le direttive del procuratore aggiunto, Emanuele Crescenti, ha aperto un’inchiesta per ricostruire tutti i particolari dellavicenda ed accertare eventuali responsabilità riguardo, soprattutto, il mancato controllo del bambino. Il piccolo sarebbe sfuggito in pochi attimi al controllo della nonna. Poi si sono perse le tracce. Straziante il dolore dei familiari che a lungo hanno atteso con speranza il ritrovamento in vita del bambino. Speranze naufragate poco prima delle 20 quando il corpo è stato ritrovato ma privo di vita. Le cause del decesso sono da attribuire all’annegamento. La comunità di San Ferdinando è rimasta colpita da questa tragedia che ha colpito una famiglia bulgara ma da tempo ormai residente a San Ferdinando dove si era inserita stabilmente nel tessuto sociale e lavorativo cittadino. Adesso, prima dei funerali, si attende di conoscere gli sviluppi dell’inchiesta.