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Aeroporto dello Stretto a rischio isolamento

Doccia fredda per gli utenti reggini che cercano di prenotare per l’autunno voli in partenza dall’Aeroporto dello Stretto. L’operazione risulta impossibile. Cresce, dunque, l’allarme per possibili, drastiche riduzioni di collegamenti con i più importanti scali nazionali previste con l’orario autunnale. Ad oggi, infatti, è impossibile prenotare da fine ottobre in poi diversi voli. A cominciare dal diretto Alitalia per Milano Linate delle 14,20 e il diretto trisettimanale della Blu-Express sempre per Milano Linate. Inoltre sparisce dalla possibilità di prenotazione anche il quarto volo Alitalia per Roma, quello delle 16,25 (c’è da ricordare che si tratta di un volo estivo). Quasi non bastasse, risulta in pericolo anche il volo per Torino. Chi volesse prenotare, infatti, dal 1 novembre dovrà farlo prevedendo lo scalo intermedio a Roma. Continuando a sfogliare quello che assume le caratteristiche di un cahier de doleances, non ci sono notizie sul prolungamento oltre l'orario estivo del diretto Volotea per Genova (l’ultimo volo è previsto il 1 novembre) e del diretto Volotea per Venezia (anche qui la programmazione si ferma al 1 novembre). Mentre l’Aeroporto dello Stretto si dimena tra mille difficoltà, da Lamezia e da Catania, gli scali più vicini, si continua a volare, invece, con dirette comodissime verso Milano Linate, Milano Malpensa, Bologna, Pisa, Venezia, Torino. A parte le destinazioni internazionali con una lunga serie di capitali europee. In un quadro così deprimente, se si aggiungono i problemi della Sogas si comprende che la situazione è diventata ormai insostenibile. Difficile capire come si possa uscire dall’impasse. Anche perché ormai da decenni manca una strategia per l’Aeroporto. In passato ci sono stati dirigenti della Sogas che non andavano a Roma neanche alle riunioni delle società di gestione per la programmazione degli orari. Spesso se la cavavano con una semplice telefonata. In riva allo Stretto sembra che si debba essere politici illuminati per fare quello che rientra nella normalità più assoluta. In una città già maltrattata da Anas e Ferrovie, se si decapita l’aeroporto è la fine. Quello che si deve capire è che siamo di fronte a un problema reggino. Basta spostarsi di un centinaio di chilometri e giungere a Lamezia per trovarsi in un’altra dimensione, con collegamenti internazionali, voli per Madrid, Barcellona, Francoforte, Londra e Parigi. A Lamezia, così come in altri aeroporti, si sono già mossi per cercare contatti con Etihad, la società che ha firmato l'accordo con Alitalia. E Reggio? Certo, visti i tempi che corrono, interessa molto il presente. Anche perché il futuro per l’Aeroporto dello Stretto si prospetta quantomai complesso perché il primo finanziatore e sostenitore della Sogas è la Provincia. Viene da chiedersi cosa succederà nel 2016 quando spariranno le Province.     

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