Va al Messina il primo derby dopo quello giocato in Serie A sette anni addietro. Un tiro, un gol. E il gol, molto bello, lo realizza a dieci minuti dalla fine, Orlando che sfrutta alla grande un cross di Donnarumma. Gara intensa, ricca di ritmo e anche di qualche preziosa azione, ma alla fine la Reggina che domina territorialmente non cava un ragno dal buco. È il Messina, furbo, astuto, ben organizzato. Esperto quanto basta, a lasciare il segno. Ecco una dimostrazione di squadra che unisce esperienza, anche tanta, a gioventù. È così che si ottengono successi importanti. È così che si può arrivare ad un risultato importante. Quello che ha ottenuto il Messina guardingo quanto basta, astuto quanto basta. Una vittoria che dà coraggio alla squadra di Grassadonia ma che non abbatte la Reggina uscita dal campo fra gli applausi dei propri tifosi, D’altra parte quanto per buona parte della gara si ha il dominio non si può non ricevere il sostegno e l’i n c o r a g g i amento dei propri sostenitori. Quasi come ai vecchi temi. Tifo infernale, circa ottocento tifosi venuti dall’altra parte dello Stretto, bordate di fischi da una parte e dall’altra e spalti ovviamente più gremiti. I vuoti nelle grandi scalee si notano a testimonianza che la serie C non è né la B né soprattutto la A.
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