"Sono rimasto in Calabria per dare una mano allo Stato ed è quello che ho fatto oggi". Lo ha detto all'ANSA l'imprenditore edile e testimone di giustizia Gaetano Saffioti spiegando perché è intervenuto per abbattere una casa abusiva appartenente alla famiglia di 'ndrangheta dei Pesce di Rosarno dopo che per anni i bandi per la demolizione sono andati deserti. "Così - ha aggiunto - possiamo anche dimostrare che i testimoni di giustizia sono una risorsa e non un peso. Ormai in Calabria sono emarginato, ma sono un testardo calabrese e vado avanti. Non è importante la mole di lavoro ma cosa si riesce a fare, sperando sempre di lanciare un messaggio in positivo". (ANSA) |
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