Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

“Buchi” milionari e ombre del passato, così l’aeroporto è stato affondato

 Il ripiano delle perdite mai coperte per intero dai soci, il caos contabile e il “buco” da otto milioni di euro. Una situazione pesante quella della Sogas, la società che gestisce l’aeroporto dello Stretto, che è all’esame della Guardia di Finanza. Dopo la pubblica denuncia di Porcino sul rischio chiusura, gli enigmi sul futuro dello scalo sembrano essersi trasformati in dura realtà. Pochi soldi in cassa, quasi a zero l’impegno della politica e tanti contenziosi per recuperare somme “sparite”e non più ritrovate. Come si può pensare di mandare avanti un aeroporto in questa condizione? Sembra più un’opera titanica che altro. Perché non si può programmare un futuro stabile con questi macigni e ombre del passato. Decreti ingiuntivi, ricorsi al Tar, continui tira e molla in Tribunale. Il presidente Porcino e il cda di Soga sembrano più impegnati a gestire queste continue beghe che a realizzare un progetto di rilancio. E tutte volte che Porcino ha tentato di rilanciare lo scalo si è dovuto scontrare con tutti gli apparati di Enac che ogni volta hanno chiesto impegni certi e precisi per la concessione totale dell’aeroporto. Ma la morosità, nonostante tutto, continua. Sul punto fornisce qualche numero il vice presidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò: «I ritardi con cui i sottoscrittori delle quote proprietarie versano i contributi alla Sogas è una delle cause fondamentali della precarietà che attraverso l’Aeroporto dello Stretto. A fronte di un debito – come ha reso noto Carlo Porcino – di 8,5 mln di euro, i soci della Sogas hanno finora omesso di versare capitali per circa 11 mln di euro». Non si capisce ancora quale sia la posizione della Regione sull’aeroporto: l’ex giunta Loiero aveva ridotto la sua partecipazione nel capitale azionario dell’aeroporto, l’attuale amministrazione dice sempre di voler puntare sullo scalo ma di fatto pochi atti sono arrivati in sostegno. E nella delibera della Corte dei Conti sul bilancio della Regione spunta anche un virgolettato del dipartimento che recita: «Ci saranno approfondimenti sul mantenimento della partecipazione in Sogas». Una frase densa di dubbi che apre scenari negativi ma che probabilmente è legata anche alla privatizzazione mai concretizzata.

Vueling abbandona. Intanto, a distanza di sole due settimane di arrivo in riva allo Stretto, la compagnia spagnola Vueling ha deciso di andare via. Una nuova vicenda grottesca che, garantisce il presidente di Sogas Porcino, se confermata, andrà a finire davanti al Tribunale.

Caricamento commenti

Commenta la notizia