I carabinieri hanno avviato indagini per accertare le cause dei danni subiti nel cimitero di Locri dalla tomba di Salvatore Cordì, di 51 anni, ucciso in un agguato il 31 maggio del 2005 a Siderno e nipote del boss Antonio Cordì, detto "'U ragioneri", morto nell'agosto del 2007 per cause naturali. Sull'episodio hanno avviato accertamenti i carabinieri del Gruppo di Locri. Si indaga, in particolare, per verificare se i danni subiti dalla tomba di Salvatore Cordì siano da attribuire ad un fatto doloso od al maltempo che s'è abbattuto nei giorni scorsi sulla Locride. In ogni caso, i carabinieri non hanno ricevuto alcuna denuncia da parte dei familiari di Salvatore Cordì, che hanno già provveduto a sostituire la lapide danneggiata. (ANSA).