Era filato tutto liscio sul piano dell’ordine pubblico. Nessun incidente ne dentro ne fuori dallo stadio S. Filippo. Il derby dello Stretto sembrava avesse regalato un’altra pagina di grande civiltà cosi come ci eravamo abituati negli ultima anni compresa la sfida dell’andata. E invece sul traghetto della Caronte “Stretto di Messina” che riportava a casa i tifosi della Reggina si è scatenata la rabbia di alcuni imbecilli. Durante il viaggio di ritorno alcuni incivili hanno preso di mira il bar della nave traghetto che era chiuso trattandosi di corse straordinarie richieste dalla Questura proprio per trasportare i sostenitori amaranto. Prima hanno divelto le saracinesche, poi hanno danneggiato la cassa dove non hanno trovato nulla. Quindi hanno saccheggiato la dispensa del bar ed hanno forzato i distributori automatici di bevande e snack. Il tutto senza che nessuno potesse opporsi visto che sulla nave non era prevista la presenza di forze dell’ordine. Non solo ma ora i teppisti rischiano l’impunità visto che sulla Stretto di Messina non sono impiantate telecamere di videosorveglianza. I danni ammontano a circa diecimila euro ma la società Caronte Tourist non ha presentato alcuna denuncia. Già in nottata la nave è stata risistemata e stamattina ha potuto riprendere la navigazione fra le due sponde dello Stretto. Un episodio che macchia una splendida giornata di sport in cui tutto aveva funzionato alla perfezione, compresa la decisione di trasportare i tifosi reggini al porto di Tremestieri tuttora chiuso ma aperto per l’occasione. Una scelta rivelatasi azzeccata visto che gli autobus con i supporters amaranto non hanno dovuto attraversare la città ed in pochi minuti hanno raggiunto lo stadio San Filippo dove lo spiegamento di forze, disposto dalla Questura, ha impedito qualsiasi contatto fra le due tifoserie che anche questa volta si sono limitate a qualche striscione ed a qualche comprensibile sfottò .
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