Stanze dell’appartamento popolare adibite a pollaio. Tra la meraviglia e lo stupore degli stessi militari impegnati nel vasto servizio, è stato scoperto anche questo nel corso dei controlli eseguiti a Bovalino dai carabinieri del gruppo di Locri e dai militari della compagnia speciale del gruppo operativo Calabria di stanza a Vibo Valentia. Con notevole spiegamento di forze, i carabinieri hanno realizzato un intervento iniziato all’alba e protrattosi per diverse ore. In sostanza si è trattato di una capillare verifica sulla situazione esistente nella cittadina costiera della Locride in materia di occupazione e utilizzo delle cosiddette case popolari. Lavorando senza soluzione di continuità, i militari dell’Arma, oltre a identificare circa 300 persone hanno pure ispezionato ben 108 alloggi popolari. Nel corso dei controlli (i dati delle persone trovate nei vari appartamenti sono stati incrociati con gli elenchi forniti dal Comune di Bovalino e dall’Aterp di Reggio Calabria) i carabinieri hanno scoperto che ben 14 alloggi sarebbero stati indebitamente ceduti dagli assegnatari, anche a titolo oneroso, a terzi non aventi alcun titolo a occupare gli appartamenti, mentre in altri 25 immobili non è stata riscontrata la presenza di famiglie. Ma non è tutto. Durante, infatti, le ispezioni gli stessi militari hanno anche scoperto che un appartamento, benché arredato, sarebbe da tempo in stato d’abbandono, mentre un altro alloggio, completamente devastato, sarebbe stato addirittura utilizzato, vista la presenza in più stanze di escrementi di animali e mangimi, come un ricovero di galline. Come dire: un grande pollaio. Nel corso dello stesso servizio una donna di 42 anni, assegnataria di uno degli alloggi popolari, è stata invece denunciata per furto di energia elettrica. Mediante, infatti, un bypass di fili, la donna aveva allacciato, “saltando” così il contatore, il proprio impianto elettrico alla rete pubblica. Il miglior sistema per avere la fornitura di energia elettrica e non pagare la bolletta. Complimenti! Al termine delle operazioni, o carabinieri hanno proceduto alla trasmissione dei dati emersi, per i conseguenti provvedimenti, all’Aterp di Reggio Calabria. Quanto accertato a Bovalino costituisce la punta di un iceberg dalle proporzioni notevoli. La cessione degli alloggi popolari a non aventi diritto è, purtroppo, un fenomeno di preoccupanti proporzioni. Quasi non bastasse, inoltre, nella aree di edilizia popolare, in città come in provincia, si verificano i cosiddetti “furti di appartamento”. A volte basta uscire per andare a fare la spesa per tornare e ritrovare la casa occupata da un’altra famiglia. Un dramma che, purtroppo, accomuna un numero impressionante di famiglie.
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