
Erano custodite dai fratelli Gaetano e Giovanni Morabito, 28 e 23 anni, le armi e le divise dei Carabinieri e della Polizia municipale nascoste nelle case parcheggio di via Esperia, nel quartiere Santa Caterina, e rinvenute dagli agenti delle Volanti il 4 ottobre 2014. Gli investigatori della Squadra Mobile, che hanno operato sotto le direttive del pm Giovanni Calamita, ci hanno impiegato appena cinque mesi per fare luce sull’inquietante scoperta. Quelle armi, e quelle divise, erano pronte per un’azione criminale – una rapina eclatante l’ipotesi investigativa maggiormente accreditata – ed erano state nascoste proprio dai fratelli Morabito. Che da mercoledì sera sono in carcere per i reati di ricettazione in concorso e detenzione di armi clandestine.
La scoperta Era lo scorso 4 ottobre quando è scattato un blitz degli agenti della sezione Volanti della Questura. Nel mirino le case parcheggio del rione Santa Caterina, una delle aree residenziali tra le più difficili della città. In via Esperia, al piano terra di un condominio al numero civico 13, l’interessantissima scoperta. All’interno di una pertinenza comune, chiusa da infissi e da pareti di recente manifattura, erano stati accantonati mobili malandati e senza alcun valore. «Nell’immediatezza dei fatti non riconducibili ad alcun condomino» hanno spiegato ieri in conferenza stampa il dirigente della Squadra Mobile, Francesco Rattà, il funzionario della Mobile, Giuseppe Giliberti, il dirigente delle Volanti Luciano Rindone, e la funzionaria dell’ufficio di Gabinetto Anna Maria Ciccariello Da un mobiletto spuntava un borsone con all’interno un berretto di colore nero con bordo rosso recante, sul fronte, il fregio dell’Arma dei carabinieri di colore argento e indumenti militari, divise originali ed in perfette condizioni. Scavando, scavando ecco spuntare: tre berretti neri con fregio “Fiamma” argento dei carabinieri, e sempre riconducibili alle divise dell’Arma altre due camicie bianche, una camicia estiva di colore azzurro, tre pantaloni neri con fascia rossa, una giacca della divisa ordinaria, una placca, una coppia di manette di sicurezza prive di matricola e un cinturone con fondina nera.
Le armi Non solo divise nel nascondiglio di via Esperia. I poliziotti hanno rinvenuto tre pistole, in perfetta efficienza e conservata con cura e attenzione: un revolver calibro “44 Magnum” marca “Smith&Wesson 629 classic”, un revolver calibro 38 marca “Smith&Wesson Special C.T.G” e un revolver calibro “357 Magnum” marca “Smith&Wesson Performance Center”. Le armi avevano le matricole punzonate. Rimane invece ancora da accertare se le armi clandestine fossero state utilizzate in precedenti episodi delittuosi consumati in città. Nel corso delle perquisizioni gli agenti avevano inoltre rinvenuto due soprabiti (blu e bianco) con alamari della Polizia municipale, di pro venienza delittuosa.
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