C'è anche un poliziotto, in servizio presso la Squadra Mobile, tra gli arrestati dell'operazione di oggi della polizia a Roma sulla 'Ndrangheta che ha coinvolto esponenti della famiglia calabrese dei Crea. A quanto reso noto, l'agente è ritenuto responsabile di essersi introdotto nel sistema d'indagine Interforze SDI, "con abuso dei poteri ed in violazione ai doveri inerenti il servizio", per raccogliere informazioni sulle indagini a carico dei soggetti coinvolti.
Avrebbero dato disposizioni 'operative' anche dal carcere i membri di spicco della famiglia Crea arrestati oggi a Roma al termine di un'indagine della Squadra Mobile. Gli investigatori hanno acquisito le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Gianni Cretarola, esecutore materiale dell'omicidio di Vincenzo Femia, che avrebbe riferito, con dovizia di particolari, la struttura criminale dei Crea e i collegamenti operativi con altre organizzazioni presenti nella Capitale. Sarebbe emerso così che Enrico Rocco Crea, tra gli arrestati di oggi, nel corso dei colloqui in carcere le disposizioni esecutive agli affiliati. Sono sette le persone sottoposte a misure cautelari e ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi ed accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, aggravati dall'aver agevolato l'operatività della 'ndrangheta. (ANSA)
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