Sembra incredibile ma è così. La Provincia regionale di Messina non ha alcun interesse per l’aeroporto dello Stretto e non lo vuole nascondere ma nessuno della Sogas, società di gestione del “Tito Minniti”, sembra accorgesene. E c’è di più. Si chiedono soldi all’ente peloritano che non solo non vuole dare ma che non si considera più socia e che reputa inesistenti nei documenti. Per questi motivi è partito un nuovo scontro giudiziario davanti al Tribunale per le imprese di Catanzaro chiedendo l’a nnullamento dell’assemblea dei soci del 23 luglio scorso. Lo si evince da una delibera del commissario straordinario della Provincia di Messina che recita: «Con deliberazione adottata dall'assemblea ordinaria dei soci del 23 luglio 2014 della Sogas si è deciso di approvare il bilancio di esercizio della società stessa, con una perdita di esercizio pari complessivamente a 2 milioni e 800 mila euro. Con precedente deliberazione era stata decisa la fuoriuscita di questo Ente dalla compagine societaria della Sogas. Evidentemente ritenendo che questa Provincia fosse ancora socia, ma, tuttavia, non avendola neppure convocata a detta assemblea, la Sogas ha chiesto il versamento dell'importo 429.740,73 euro ai fini dell'ennesimo ripianamento della perdita d'esercizio della società di gestione dell'Aeroporto dello Stretto». La Sogas inoltre aveva indicato un ulteriore credito di 927 mila euro, a titolo di quota parte spettante alla Provincia di Messina, per il prestito obbligazionario deliberato nel 2012 «di cui, tuttavia, non si rinviene menzione, né nel Bilancio 2012 della Sogas, né nella relativa nota integrativa; a tal proposito, mette conto osservare che il primo riferimento a detto prestito obbligazionario, si trova nella nota integrativa la bilancio 2013, con la precisazione che lo stesso non è stato sottoscritto. Alla luce di ciò – si legge ancora nella delibera del commissario Romano – emerge, non solo la violazione, nel bilancio 2013 e nell'assemblea ordinaria dei soci del 23 luglio scorso dei principi di verità e chiarezza ma, soprattutto, l'assoluta non dovutezza da parte di questa Provincia delle somme pretese dalla Sogas». Per questo la Provincia di Messina ha proposto un ricorso, e pure urgente alla sezione specializzata per le imprese del Tribunale di Catanzaro: «Si appalesa necessario e urgente proporre azione giudiziaria per chiedere la declaratoria di nullità e inefficacia della deliberazione adottata dall'assemblea ordinaria dei soci della Sogas del 23 luglio 2014 nonché del Bilancio 2013 della medesima società». E alla luce di questa dura presa di posizione rispetto all’attività portata avanti dalla società di gestione dello scalo non possono sicuramente fare scalpore le decisioni di opporre i decreti ingiuntivi promossi dalla stessa Sogas nei confronti della Provincia relativi sia al pagamento del ripiano delle perdite di bilancio del 2013 che quelli per la realizzazione della nuova aerostazione. Insomma un vero colpo di mano mentre tutti si affanno di voler unire le due sponde dello Stretto per creare la conurbazione. E c’è da capire anche il destino del pignoramento deciso dal commissario nominato dal Tar di quasi 400 mila euro. I fondi erano stati già anticipati dalla provincia di Reggio. Ora questi soldi chiesti da Sogas dovranno essere girati all’amministrazione Raffa?3