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Arriva un carico di migranti e i genitori “sigillano” la scuola

Un modo clamoroso per manifestare il “no” alla possibilità di alloggiare gli immigrati nella scuola. E, con saldatrice ed elettrodi, viene bloccato il cancello di accesso dell’edificio di Focà di Caulonia. Un’iniziativa che, verosimilmente, ad opera dei genitori degli scolari. È probabilmente questo il gesto per il quale si ricorderà la convulsa domenica di Pasqua vissuta nel centro dell’alto Jonio della provincia di Reggio dopo lo sbarco di 209 africani. Un rifiuto messo in atto sia per non interrompere le lezioni che, dopo le vacanze pasquali, riprenderanno domani, sia per il rischio contagio. La struttura di Focà, che sarebbe stata individuata dall’Amministrazione comunale, è stata valutata dalla Prefettura “inidonea, in quanto struttura scolastica in uso”, e gli immigrati sono stati ospitati a Roccella Jonica, Riace e Monasterace. Intorno alle 3 di notte, dopo sei giorni di navigazione in seguito alla partenza da un non meglio identificato porto della Libia, sono approdati sulla costa di Caulonia 30 donne, di cui una incinta, 9 bambini e 170 uomini. Si tratta di gente che ha lasciato le terre di origine (Sudan, Eritrea, Unione delle isole di Comore, Madagascar ed Egitto) alla ricerca di una vita migliore. Sarebbero arrivati con due barconi e mentre uno si è incagliato sulla spiaggia a sud dell’a b itato di Caulonia, l’altro avrebbe ripreso il largo. Alle operazioni di soccorso, trasferimento e assistenza hanno partecipato Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Via via i militari dell’Arma li hanno convogliati tutti presso la struttura conosciuta come “m e rcato coperto” di Marina di Caulonia, in viale Magna Grecia. E con l’ausilio dei volontari della Protezione civile, guidati da Lorenzo Mazzà e Antonella Ieraci, l’A m m i n istrazione comunale – p r esente il sindaco Giovanni Riccio – ha provveduto a una prima distribuzione di alimenti e poi al pranzo. La polizia di Stato – sotto le direttive del vice comandante Carlo Casaburi – ha subito avviato le operazioni di foto segnalazione e in serata, con automezzi dei militari dell’Arma e uno scuolabus del Comune di Caulonia, al trasferimento verso le tre destinazioni citate. Ieri, poi, Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, agenti del Commissariato di Polizia di Siderno e della Guardia di Finanza di Locri, nel corso di un’operazione congiunta hanno sottoposto a fermo quali indiziati di delitto gli egiziani Khamis Ibrahim, Mhamed Abdallah e Sayed Bakri, il primo 25enne, gli altri due 27enni, poiché individuati quali presunti scafisti. La posizione dei tre fermati è adesso al vaglio della magistratura di Locri.

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