Reggio

Sabato 10 Maggio 2025

Lite con l’amante della moglie, ucciso 24enne

Una donna contesa, una relazione extraconiugale, un omicidio a sfondo passionale. Per sfuggire all’ira, mista a rabbia e rancore, che aveva assalito il marito della propria amante, Domenico Lucisano, reggino di 37 anni, ha estratto la pistola, che aveva portato con sé conficcandola nella cintola dei pantaloni, ed ha sparato. Uccidendo il rivale in amore, il marito della ragazza con cui da mesi aveva instaurato una relazione sentimentale, Francesco Passalacqua, un 24enne di etnia rom, originario di Catanzaro ma da anni trasferito a Reggio. Due colpi di pistola, una calibro 9x21 modello “Tanfoglio” con la matricola abrasa, che l’hanno centrato al petto ed al fianco. Due pistolettate esplose da brevissima distanza «da poche decine di centimetri» ha spiegato a prima vista il medico legale intervenuto sul posto che non gli hanno lasciato scampo. Il giovane rom è stramazzato al suolo, nel cortile del lotto numero “6” del quartiere dormitorio di Arghillà nord, area off-limits per la gente perbene e residenza di decine di famiglie nomadi e di reggini che sbarcano il lunario tra reati predatori, furti di autovetture e ricettazione. Sono le tre del pomeriggio quando, appena esplosi i due spari, l’assassino si è rifugiato a casa. In una delle palazzine che si affacciano sul cortile trasformato nella scena del crimine. In un lampo ad Arghillà nord si sono radunati decine di rom, familiari ed amici della vittima. Venti, trenta, cinquanta persone. Una marea di uomini e donne, adulti e ragazzini. Chi piange il giovane senza vita; chi prova a rianimarlo; chi – numerosi che meditano vendetta a caldo. Contestualmente arrivano le prime Volanti della Questura. Tre equipaggi, uno schieramento esiguo per contenere la rabbia del popolo nomade di Arghillà.

L'articolo completo potete leggerlo sul nostro giornale

leggi l'articolo completo