
Condannato l’avvocato Gregorio Cacciola. Il Tribunale di Palmi (presidente Antonio Battaglia, giudici a latere Anna Laura Scionti e Francesco Maione) ha inflitto la pena a 6 anni e 4 mesi di reclusione nei confronti del penalista di Rosarno per il ruolo da «consigliere» della famiglia nel progetto di destabilizzazione di “Cetta” Cacciola, la testimone di giustizia morta sucida dopo aver ingerito un sorso di acido muriatico. Ben più pesante era stata la richiesta di condanna del sostituto (ormai ex) della Direzione distrettuale antimafia di Reggio, Giovanni Musarò, che concludendo una pesantissima requisitoria aveva chiesto la condanna a 9 anni e 6 mesi di carcere. I giudici hanno inoltre applicato all’imputato le pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, dell’interdizione legale per la durata di cinque anni e dell’interdizione della professione di avvocato per la durata di cinque anni. Gregorio Cacciola è stato difeso dagli avvocati Giovanni vecchio del Foro di Vibo Valentia e Nico D'Ascola del Foro di Reggio. Dalla difesa solo una stringata dichiarazione di Vecchio: «Leggeremo la sentenza per capire le ragioni di questa condanna. Subito dopo faremo appello. Questa difesa rimane consapevole, oggi più di ieri, dell’innocenza di Gregorio Cacciola».
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