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La Reggina diventa australiana

 Lillo Foti si è deciso a compiere il grande passo, affrontando un lungo percorso verso il Continente Nuovissimo. Come il grande navigatore James Cook. «Sono qui per informarvi del mio recente viaggio in Australia», ha esordito ieri in un’affollata conferenza stampa al Sant’Agata. «L’ho fatto poiché con imprenditori locali non si sono mai create premesse per alcun tipo di rapporto in aiuto alla Reggina. A febbraio vi è stata un’accelerata con facoltosi investitori calabresi che risiedono in Australia e hanno manifestato interesse nei confronti della Reggina. Di qui la mia recente verifica sulle condizioni per rafforzare questa società». Foti, che dopo l’incontro con i giornalisti è partito per Roma, dove oggi alle 13 la Corte federale d’appello esaminerà il ricorso contro il -12 in classifica per le note vicende sui mancati emolumenti legati agli incentivi all’esodo, ha quindi effettuato un dettagliato excursus sugli incontri nella terra dei canguri. Lo sbarco del venerdì sera, la sua informativa in particolare a un gruppo di 6 investitori calabro- australiani. La presentazione, in un importante studio commerciale di Sidney, nel weekend, dello statuto e dei bilanci amaranto, coniugati con le procedure internazionali alla presenza di esperti. «Ho anche parlato della superficie di 20 ettari di cui è proprietaria la Reggina a Catona –ha aggiunto il presidente Foti – terreno in ordine al quale esiste un progetto per uno stadio. Insomma ho riscontrato una manifestazione d’interesse a rilevare, da parte loro, il 51% del capitale della società per la maggioranza del pacchetto. Abbiamo convenuto che la mia presenza nel nuovo Cda non sarebbe stata prevista ed io ho accettato con umiltà. L’offerta è stata concretizzata e definita. La cifra (sui 2 milioni) permette alla Reggina di non avere più problemi per la stagione 2014-15. Naturalmente si è parlato pure di futuro. Mi hanno mandato una “e-mail” il giorno dopo la mia partenza, fra l’altro chiedendomi altri documenti e un “business plan” triennale, per costi e acquisto di giocatori. L’intervento sarà di 10 milioni di euro in 3 anni, mentre mi è stato indicato un “management” per programmare almeno la Serie B».

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