
Un capotreno aggredito da un passeggero che, trovato sprovvisto di biglietto, aveva deciso di passare alle vie di fatto colpendo il malcapitato ferroviere. Grosso modo stesso “trattamento” per un altro capotreno a distanza di poche ore dal primo caso ed in circostanze assolutamente analoghe. E non finisce qui. Oltre che gli uomini ad essere presi di mira - questa volta da ladri e vandali - anche alcune strutture a servizio delle linee ferroviarie calabresi. È una sorta di bollettino di guerra quello reso noto ieri da Rfi tracciando il bilancio di un weekend, quello appena trascorso, decisamente difficile in Calabria e nella provincia di Reggio in modo particolare. I due episodi che hanno avuto come vittime altrettanti capotreno si sono verificati tra venerdì 24 e sabato 25. Per uno di loro è stato necessario ricorrere al ricovero in ospedale e all’applicazione di punti di sutura all’arcata sopraccigliare sinistra in seguito alle percosse di un viaggiatore che a Reggio Calabria Gallico, sul treno 23891, si era rifiutato di pagare il biglietto scagliandosi anzi con violenza contro il ferroviere colpendo al volto. L’altro episodio analogo si è, invece, verificato a Bagnara, sul treno 8278, dove il capotreno è stato ferito a una mano e, anche in questo caso, si è dovuto ricorrere all’intervento di personale sanitario. Non solo gli uomini ma anche le strutture tra le vittime di un fine settimana tutto da dimenticare per il sistema ferroviario calabrese. La notte tra domenica 26 e lunedì 27 ancora ladri di rame in azione nella stazione di Cosenza. Sono stati sottratti circa 20 metri di cavi, tagliati in diciotto punti diversi.
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