Aveva preso il volo da poco ma qualcosa non è andata per il verso giusto. Una forte raffica di vento o, forse, un guasto al motore (le cause sono tutt’ora in corso di accertamento) ha reso ingovernabile il deltaplano facendolo oscillare paurosamente. Domenico Francesco Meleca, 58 anni, di Ardore, si è probabilmente accordo di cosa stava accadendo e ha provato in tutti i modi di tenerlo in linea. Non c’è riuscito. Il deltaplano si è capovolto poi è precipitato, finendo con l’impattare sulla spiaggia. Tragiche le conseguenze. Lo sfortunato pilota ha sbattuto con violenza il capo sul terreno, riportando un trauma cranico dall’esito mortale. L’incidente si è verificato nella mattinata di ieri, sul litorale costiero di Bianco. Secondo quanto rilevato dai carabinieri della locale compagnia, diretti dal capitano Francesco Donvito, com’era solito fare, di buon mattino Meleca aveva raggiunto la cosiddetta “rada azzurra”, una striscia di spiaggia adibita a pista per il decollo e l’atterraggio di deltaplani. Dall’hangar utilizzato dagli appassionati per il ricovero dei piccoli velivoli aveva prelevato il proprio mezzo e si era preparato per l’uscita. Le condizioni meteo sembravano ottimali: c’era una leggera brezza che non rappresentava un problema per un pilota esperto, con molte ore di volo alle spalle, come lui. Il decollo è avvenuto intorno alle 9,40 ma è durato lo spazio di pochissimi minuti. Una volta in volo, Domenico Francesco Meleca si è trovato quasi subito alle prese con un problema decisamente complicato. Un problema risultato insuperabile. Probabilmente a causa di una raffica di vento anomala ha finito col perdere il controllo del deltaplano. Il velivolo si è capovolto e subito dopo è precipitato. Cadendo rovinosamente a terra, lo sfortunato pilota ha riportato un trauma cranico dall’esito nefasto. È morto sul colpo, tanto che all’arrivo dei soccorsi, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
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