Sobrio e commovente: sono i due aggettivi che meglio descrivono quello che si può senz’alcun dubbio definire il “matrimonio dell’anno”. Almeno per Reggio. Ieri pomeriggio, nella Basilica Cattedrale, il primo cittadino Giuseppe Falcomatà si è unito in matrimonio con Giovanna Monorchio, che adesso ha l’imprimatur quale figlia e moglie di sindaco (il padre Santo è primo cittadino di Bagaladi; ndr). Total white l’addobbo della chiesa, con enormi mazzi di candide ortensie, dove la celebrazione eucaristica accompagnata dal Coro San Paoloè stata presieduta da don Gianni Polimeni, parroco del Duomo, affiancato da don Costantino, don Iachino, don Lauro, don Pangallo e don Scordo. La sposa, radiosa e leggiadra in un abito dalla lunghezza enfatizzata dal velo bordato in pizzo, ha fatto ingresso alle 17.18 preceduta da due coppie di paggetti. Sull’altare ad attenderla un visibilmente emozionato Giuseppe Falcomatà, al quale fino a qualche minuto prima hanno fatto ala la madre Rosetta Neto e la sorella Valeria. Don Gianni ha tra l’altro sottolineato come il matrimonio sia «più di un patto, è grazia di Dio... e come Dio “accoglie” e non possiede, voi siete un dono l’uno per l’altra!». Quindi, dopo aver pronunciato le formule di rito alle 17.50 il celebrante ha ufficialmente dichiarato «Giuseppe e Giovanna sposi» tra gli scroscianti applausi dei presenti che hanno gremito i banchi della chiesa sino all’ultima fila. Quali testimoni lo sposo ha scelto Francesco Muraca e Armando Neri, mentre la sposa ha voluto Sabrina Iacopino e Ramona Triolo. Uscita trionfale condita dal consueto beneaugurante lancio di riso, foto di prammatica e quindi il ricevimento nella splendida cornice dell’Altafiumara Resort.3 Agli sposi gli auguri della Gazzetta per una radiosa vita coniugale.