Il pagamento è stato bloccato in extremis. Sarebbe bastato solo il clic finale per il via libera all’accredito di 6 milioni non dovuti perché, incredibile ma vero, già pagati. È stato il commissario straordinario dell’Asp 5 Santo Gioffrè (appena insediato ha scoperto fatture per 1,8 milioni pagate due volte) a bloccare il maxipagamento a una Casa di cura reggina concertato sulla base di una transazione, seguito da regolare delibera. Un atto che, in sostanza, riconosceva la legittimità del credito rivendicato dall’amministratore unico della struttura accreditata pronto a dichiarare «di non aver mai ricevuto le somme indicate nell’atto di transazione». Da controlli e verifiche disposti da Gioffrè, però, è emerso che, al contrario, le voci di credito sono state già oggetto di contenzioso esecutivo e, in particolare, di assegnazione giudiziale presso l’istituto bancario tesoriere. Il commissario straordinario dell’Asp reggina ha annullato il procedimento e ha inviato gli atti alla Procura della Repubblica.