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False revisioni
sui mezzi pesanti

I finanzieri della Compagnia di Palmi hanno posto agli arresti domiciliari 3 persone e notificato obblighi di dimora ad altre 7 - tra le quali 6 funzionari della Motorizzazione civile di Reggio Calabria - al termine di una inchiesta su false revisioni di mezzi pesanti. Sequestrate due sedi del consorzio Cmp revisioni e 125 carte di circolazione. Per l'accusa le revisioni venivano fatte in assenza degli ingegneri della Motorizzazione che attestavano la regolarità dei controlli.

Dalle indagini dei finanzieri, coordinati dal procuratore capo di Palmi Ottavio Sferlazza e dal pm Luigi Iglio, sarebbe emerso da "Cmp revisioni" i controlli venivano svolti in maniera incompleta o, in molti casi, venivano svolti senza che i veicoli fossero presenti. In particolare, i funzionari della Motorizzazione, per i quali la normativa prevede l'intervento obbligatorio per le revisioni di mezzi di peso superiore a 3,5 tonnellate, facevano risultare come regolarmente eseguite le revisioni, omettendo invece di eseguire i controlli obbligatori e inserendo, nei report finali, prove strumentali relative ad altri mezzi. Inoltre, i responsabili dei centri di revisione, al fine di "agevolare" determinati clienti, avrebbero inserito i mezzi in condizioni particolarmente a rischio, in relazione alla turnazione dei funzionari della motorizzazione incaricati, evitando, in questo modo, la bocciatura dei controlli. 

Al termine delle indagini, il gip di Palmi Fulvio Accurso, su richiesta della Procura ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Francesco Fonti, 58 anni, di Cinquefrondi, Michele Amato (39), nato a Esslingen (Germania) e Antonio Marzo (30 anni), di Polistena, rispettivamente titolare e dipendenti dei centri di revisione. I finanzieri hanno poi notificato il provvedimento di obbligo di dimora a Giancarlo Cutrupi (65), di Reggio Calabria, Nicola Bardetta (58), di Messina; Demetrio Geria (57), di Reggio Calabria, Giuseppe Vilasi (60), di Reggio Calabria, Orazio Calabrò (65), di Reggio Calabria, Paolo Rosario Foti (58), di Bagnara, tutti ingegneri della Motorizzazione civile di Reggio Calabria e Serafino Mangeruga (59), nato a Polistena, altro socio del centro revisioni. Tutti sono indagati per associazione a delinquere e falso. Tra i beni sequestrati figurano la sede del Centro revisioni a Cinquefrondi, consorziato con il "Cmp Revisioni", e la sede del Centro revisioni a Polistena, anche quest'ultimo consorziato con il "Cmp Revisioni". Ulteriori elementi sintomatici dell'irregolare esecuzione delle revisioni, secondo gli investigatori, sono giunte delle attività di intercettazione telefonica e video e dall'acquisizione documentale, che avrebbe fatto emergere numerose incongruenze tra il numero di veicoli che accedevano alle diverse sedi e il numero di revisioni effettuate nello stesso giorno. (ANSA).

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