Ventuno milioni di euro che pesano come un macigno sul Comune. Li ha chiesti la Leonia, società che ha curato il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti in città fino al 2013 e che poi è stata sostituita dall’Avr dopo l’i n f o rmativa antimafia che ha colpito il socio privato dell’azienda. Il collegio di liquidazione composto da Grusso, Ciaccio e Cristiano, ha proposto un ricorso per decreto ingiuntivo al Tribunale civile chiedendo il pagamento di oltre ventuno milioni di euro che la società ritiene di vantare nei confronti di Palazzo San Giorgio. Il ricorso, però, non è stato accolto perché i giudici civili del Tribunale si sono dichiarati incompetenti per materia. Secondo il Tribunale l’azione giudiziaria deve essere intrapresa davanti alla sezione specializzata per le imprese che ha sede a Catanzaro. Alla luce di questa decisione il collegio di liquidazione ha già deliberato di reiterare il ricorso davanti ai giudici tecnici di Catanzaro. La vicenda dunque mette ansia all’amministrazione Falcomatà che deve fare i conti con questa richiesta di pagamento record arrivata dall’ex società partecipata dal Comune. Se per il momento Palazzo San Giorgio può tirare un sospiro di sollievo anche in vista dell’a pprovazione del bilancio di previsione 2015, non c’è sicuramente da stare molto sereni perché se il Tribunale di Catanzaro dovesse accordare il decreto ingiuntivo sarebbe un colpo “mortale” per le già magre casse comunali. L’accordo sul piano di rientro dalle rispettive richieste tra Leonia e Comune non è arrivato e quindi si procederà a colpi di scontri in Tribunale. Come già ce ne sono stati in passato.
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