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Un malore o un colpo di sonno fatale a Vincenzo Pangallo

 Profonda commozione mista ad incredulità ha suscitato la notizia dell’incidente stradale in cui ha perso la vita Vincenzo Pangallo. L’uomo stava rientrando a Milano dopo poco meno di una settimana di ferie trascorse nel suo paese d’origine. A Melicuccà, Enzo Pangallo era venuto per abbracciare l’anziana mamma, le sorelle e il fratello. Aveva trascorso il breve periodo all’ombra degli ulivi secolari e con gli amici nella piazzetta, punto di ritrovo di giovani ed anziani. E fino a tardi si era intrattenuto a discutere, scherzare e sorridere con i tanti amici compresi quelli che, come lui, hanno dovuto lasciare il paese natio per fortune migliori. Li aveva salutati uno per uno, con pacche sulle spalle e strette di mano, dando loro appuntamento per il prossimo anno. Ieri, nella tarda mattinata si è sparsa la triste notizia. Nessuno voleva crederci, soprattutto la sorella Tita che per prima è stata avvisata dalla Polizia stradale. La donna, insieme alla sorella Maria e al fratello Giovanni, è subito partita per Lagonegro per raggiungere l’ospedale dove la salma dello sventurato fratello era stata trasportata. L’incidente è avvenuto ieri mattina intorno alle ore 7,30 sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, al km 115 del tratto tra Padula e Lagonegro. Enzo Pangallo, 57 anni, che viaggiava a bordo della sua Mercedes, si stava dirigendo verso Milano quando ha perso il controllo della sua autovettura centrando un guard-rail all’altezza di Casalbuono e morendo sul colpo. Si ipotizza che Enzo Pangallo, per gli amici “Billy”, dirigente di Poste Italiane, sia stato colto da malore o abbia avuto un colpo di sonno vista la dinamica che non ha visto coinvolti altri automezzi. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Sala Consilina e la Polizia Stradale di Lagonegro, competente per area. Intervento anche delle squadre dell’Anas per il controllo del traffico in attesa dei rilievi e delle operazioni di rimozione del veicolo. La salma del 57enne è stata trasportata all’Ospedale di Lagonegro a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrà decidere se effettuare o meno l’autopsia sul corpo. Intanto la pagina Facebook di Enzo è stata riempita di messaggi dai suoi tantissimi amici, che hanno voluto dargli l’ultimo saluto attraverso il social network. A Melicuccà ed a tutta la comunità rimane il ricordo indelebile di questo scanzonato ragazzo che, con i suoi modi garbati e gentili, riempiva le serate d’agosto.

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